Ελληνική Μονογραφία για το έργο του αρχιτέκτονα Αρη Κωνσταντινίδη.
Φιγούρα απομονωμένη και συχνά κλειστή, προτείνει μια οπτική του κόσμου ασύνταχτη απο την κυρίαρχη κουλτούρα, κάποιες φορές αδιάλλαχτη και αντι-αστική, η οποία εκφράζεται απο μια αρχιτεκτονική που κρίθηκε υπερβολικά "ταπεινή" και αντι-κλασσική. Η ριζοσπαστική στάση του Κωνσταντινίδη, απορρίπτει την αστική παράδοση στην αρχιτεκτονική, κατευθύνοντας το "βλέμμα" στον κόσμο της ανώνυμης αστικής και αγροτικής αρχιτεκτονικής φόρμας. Σε αντίθεση με την "λευκή" αρχιτεκτονική του Ορθολογισμού (Razionalismo) , η χρήση της πέτρας, του χρωματισμένου σκυροδέματος, οι εμφανείς οπτοπλινθοδομές του έργου του,δηλώνουν τη νέα έκφραση του ανώνυμου αλλά και της αρχαίας παράδοσης. Η άσκηση του επαγγέλματος σε οργανισμούς του Ελληνικού κράτους, του επιτρέπουν να αφαρμόσει αυτά που είχε μελετήσει στην Αρχιτεκτονική Σχολή του Μονάχου και όσα είχε "δουλέψει" ταξειδεύοντας στην ελληνική ύπαιθρο και γνωρίζοντας την λαική αρχιτεκτονική. (achitettura spontanea). Οι εργατικές Κατοικίες για τον ΟΕΚ της περιόδου 1955-57, τα κρατικά ξενοδοχεία "Ξενία" για τον ΕΟΤ, της περιόδου 1957-67, όπου υπηρέτησε σαν επι κεφαλής, είναι δυο ομάδες έργων, όπου ο Κωνσταντινίδης πειραματίζεται με θέματα τυπολογίας που εξετάζουν την ζωή στην κοινότητα σε σχέση με την πόλη και την ύπαιθρο. Εκτός της Αρχιτεκτονικής δουλειάς του, το βιβλίο παρουσιάζει και την δουλειά του, του παθιασμένου φωτογράφου.
Aris Konstantinidis 1913-1993 /
- ANNO PUBBLICAZIONE /
- 2010
- PREZZO /
- 100,00 EURO
- AUTORE /
- Paola Cofano
- STATO /
- In catalogo
- PAGINE TOTALI /
- 360
- ISBN /
- 978883705762
- LINGUA /
- Italiano
- COLLANA /
- Architetti Moderni
- LEGATURA /
- cartonato stampato
- FORMATO /
- 25 x 28
Volume monografico sull'opera dell'architetto greco Aris Konstantinidis.
Figura spesso isolata e osteggiata propone una visione del mondo considerata inaccettabile dalla cultura dominante perché intransigente e antiborghese,che si espime con una architettura giudicata eccessivamente "dimessa" e anticlassica. La posizione radicale di Konstantinidis ripudia la tradizione aulica dell'architettura, dirigendo lo sguardo verso il mondo di forme dell'architettura anonima urbana e rurale.
In antitesi all'architettura "bianca" del Razionalismo, l'uso della pietra e del colore sul calcestruzzo armato e sui tamponamenti in laterizio propri del suo lavoro, sono affermazioni di una nuova espressività legata all'anonimo ma anche alla tradizione antica.
L'esercizio della professione dentro organismi dello stato greco gli consentiranno di mettere in pratica quanto aveva studiato durante gli anni universitari a Monaco di Baviera e ciò che aveva elaborato criticamente viaggiando nel territorio greco per apprendere l'architettura antica e quella spontanea. I quartieri operai progettati nel periodo 1955-57 per l'Ente per l'Edilizia Popolare; gli alberghi statali "Xenia" realizzati nel decennio 1957-67 come capo dell'ufficio progetti dell'Ente Ellenico per il Turismo, costituiscono due serie di opere dove Konstantinidissperimenta temi tipologici legati al vivere collettivo in rapporto alla città e al paesaggio. Oltre all'opera architettonica il volume documenta il suo lavoro di appassionato fotografo capace di leggere i siti e definire i progetti anche attraverso l'uso simultaneo di scrittura e ridisegno.
Figura spesso isolata e osteggiata propone una visione del mondo considerata inaccettabile dalla cultura dominante perché intransigente e antiborghese,che si espime con una architettura giudicata eccessivamente "dimessa" e anticlassica. La posizione radicale di Konstantinidis ripudia la tradizione aulica dell'architettura, dirigendo lo sguardo verso il mondo di forme dell'architettura anonima urbana e rurale.
In antitesi all'architettura "bianca" del Razionalismo, l'uso della pietra e del colore sul calcestruzzo armato e sui tamponamenti in laterizio propri del suo lavoro, sono affermazioni di una nuova espressività legata all'anonimo ma anche alla tradizione antica.
L'esercizio della professione dentro organismi dello stato greco gli consentiranno di mettere in pratica quanto aveva studiato durante gli anni universitari a Monaco di Baviera e ciò che aveva elaborato criticamente viaggiando nel territorio greco per apprendere l'architettura antica e quella spontanea. I quartieri operai progettati nel periodo 1955-57 per l'Ente per l'Edilizia Popolare; gli alberghi statali "Xenia" realizzati nel decennio 1957-67 come capo dell'ufficio progetti dell'Ente Ellenico per il Turismo, costituiscono due serie di opere dove Konstantinidissperimenta temi tipologici legati al vivere collettivo in rapporto alla città e al paesaggio. Oltre all'opera architettonica il volume documenta il suo lavoro di appassionato fotografo capace di leggere i siti e definire i progetti anche attraverso l'uso simultaneo di scrittura e ridisegno.
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